E Buon mese del compleanno a ME!


Sono Elena, ho 41 anni e da due anni passo il compleanno in lockdown

Sono Elena, ho 41 anni e da due anni ricevo voucher per il mio compleanno, di viaggi di compleanno che vengono cancellati

I 39 anni li immaginavo in giro per Birmingham, li ho “festeggiati” con una giornata lavorativa incessante, fatta di decreti, comunicati da preparare e mandare a 200 persone, un ordine di Glovo al sushi che mi ha rimbalzato mezz’ora prima dell’ora stabilita per la consegna e la comunicazione che il mio compagno iniziava la Cassa Integrazione. Immaginate la gioia. 


I 40 li immaginavo a Berlino, li ho “festeggiati” con tre persone in famiglia, un’orchidea enorme che ancora fa sfoggio di sé (senza fiori) in bagno, e l’ansia dei coprifuoco. 

Berlino ancora non l’ho vista, però a giugno sono riuscita a godermi Desenzano del Garda.  



Ora, in questo post - pandemia che ho paura a chiamare post (perché sto maledetto è un attimo che fa cucù dall’angolino in cui è finito), mi sono azzardata a prenotare un treno (senza cancellazione) e un albergo e inizio a credere che davvero in quel di Roma ci andrò. Sono riuscita, giusto ieri sera, a dirlo ad alta voce. É già qualcosa. E poi ieri ho ricevuto forse il primo regalo di compleanno: l’assicurazione (per quanto possibile, visti i tempi) che un concerto che immaginavo di presenziare ad aprile 2020 si farà il 12/04/2022! Finché non sarò dentro l’Alcatraz non ci crederò ma inizia ad essere qualcosa di concreto. 


Sono anche riuscita a immaginare un viaggio estivo. Lo sto elaborando dentro la mia testa, sto iniziando a ragionare sulla divisione delle spese nei prossimi mesi, le prenotazioni, ecc. Quindi qualcosa si muove dentro la mia testa. Poi il problema è che qualcosa si sta muovendo anche ai confini dei luoghi che voglio visitare, ma cerchiamo di non fasciarci la testa troppo presto. 


E così mi ritrovo qui, dopo 2 anni di immobilismo, ad entrare nel mese del mio compleanno con uno spirito ritrovato. Con un nuovo sguardo. 

Io amo festeggiarmi, per tutto il mese. Gioire del mio essere parte del mondo. L’anno scorso avevo preso ferie ed ero andata al vivaio a comprare piantine per il mio balcone con Colapesce e Dimartino nelle orecchie. 


Quest’anno i soldi andranno quasi tutti nel viaggio a Roma ma voglio comunque che sia un mese PER ME. Così ecco qui le cose che farò in questo mese. 



Prendermi una giornata di ferie per godere di Milano da turista. Una cosa che amo fare, uscire a piedi o in bici, girare a testa in su, entrare al Museo del ‘900 e vedere Kandinskij, girare per Parco Sempione ricordandomi adolescente, bere una birretta a fianco alla Chiusa di Leonardo, ritrovarmi in mezzo ai grattacieli di Gae Aulenti e godere della bellezza della mia città, punto e basta. 


Sfondarmi di cacio e pepe come non ci fosse un domani in quel di Roma. Lo so, ci sono altri mille piatti ma io credo che sarò molto ripetitiva. Un po’ come ho fatto in Irlanda che la sera prendevo quasi sempre Seafood Chowder (nonostante fingessi ogni volta di leggere il menù). Voglio assaggiare questo piatto cucinato da più persone possibili per cercare di scoprirne il vero segreto. Scusa colesterolo, con te poi ci sistemiamo ad Aprile. 


Voglio tornare a godermi il balcone che mi manca da troppo tempo (quindi sì, un giretto al vivaio lo farò per forza), tornare a passare la pausa pranzo stesa sul balcone, libro in mano. Tornare a passare la serata sulla panchina con una birretta o un bicchiere di vino, sempre libro in mano. 


Perdermi totalmente nel mio sogno Mitteleuropeo, indugiare con Maria Teresa, Sissi, Francesco Giuseppe e tutta la compagnia, senza ansia e paure. Facendo suonare il Bel Danubio Blu nelle orecchie per giorni e giorni. 



Provare, senza sforzarmi troppo, a re-inserire lo yoga nella mia routine mattutina. Ci stava proprio bene e non so perché da qualche mese l’ho abbandonato. Il mese del mio compleanno sarà un ottimo momento in cui provare a tornare alle buone abitudini. 




Questo è quello che voglio dal mio compleanno, dal mese del mio compleanno. Questo è quello che sogno dopo due anni di compleanni quasi inesistenti. Ora chiedo una cosa al mondo: per favore, dacci un po’ di tregua che qui siamo tutti un po’ esausti. Abbiamo già un po’ d’ansia a tornare “alla vita di prima”, non ci mettere altri livelli di difficoltà. Non ne abbiamo bisogno. 




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