Colpi di fulmine: le città che mi hanno fatta innamorare a prima vista
Con alcune città ho avuto una storia tormentata. Ad esempio con Londra. Ci sono voluti tre viaggi per capirla e iniziare ad amarla, nonostante amassi già parecchio l'Inghilterra (e il Regno Unito in generale). Ancora oggi non ho quell'amore profondo per quella città, pur piacendomi molto alcune sue zone e un certo carattere che ho intravisto fuori dalle zone del centro (vi prego, uscite da zona 1-2!)
Invece ce ne sono altre con cui ho avuto un feeling da subito, ci siamo guardate, capite e amate e questo post vuole essere un omaggio a loro, perché gli amori vanno celebrati e nel mese dell'amore per eccellenza mi sembra il post adatto (anche se arriva molto dopo San Valentino).
BERLINO: immagino nessuno sia stupito di questa presenza. Berlino ho iniziato ad amarla mentre stavo preparando il mio viaggio là. Una volta arrivata poteva essere solo delusione (per le eccessive aspettative) e invece è stato solo amore (perché tutto quello che avevo immaginato c'era e anche di più).
Ne ho amato il carattere, così tanto tedesco anche se così tanto internazionale. Chi dice che Berlino è poco tedesca ha un'immagine troppo stereotipata dei tedeschi. Berlino è invece la rappresentazione perfetta dello stile di vita rilassato tedesco, quel rilassamento che deriva dal vivere in un ambiente funzionale - che funziona. Quel godersi la vita, apprezzare la natura, lo stare all'aperto è tipicamente tedesco.
NEWCASTLE: la mia Berlino in terra d'Albione. Non so perché ma ho subito sentito un forte legame tra le due città (anche se in realtà non c'è quasi nulla che le leghi). Forse per lo stile di vita giovane, festaiolo. Quel non so che di rinascita, di Fenice. Una città che ha saputo vivere molte vite, quasi scomparire per poi rinascere prepotente e mostrare a tutti la sua essenza, viva e vitale.
Newcastle è l'essenza del nord dell'Inghilterra. Una terra dura, lavoratrice, instancabile che si è trovata abbandonata dalla storia e senza troppo piangersi addosso ha cercato di riguadagnarsi il suo posto. E c'è riuscita alla grande. Quello spirito, operaio e fiero, è quello che mi ha fatto innamorare.
BELFAST: Giri per l'Irlanda del Nord e un certo clima pesante lo senti addosso, non puoi far finta che non si senta (e non sarebbe giusto). Sarebbe però altrettanto ingiusto non tributare il giusto spazio a tutto ciò che si è fatto in questi anni per scrollarsi di dosso tanta bruttura, confrontarsi con un passato doloroso e venirne a capo. Quando si affrontano i problemi, li si vive a testa alta, spesso sono fonte di rinascita. Solo affrontando la propria storia si può muovere il passo. E Belfast lo sta facendo molto bene. L'ho amata per la sua storia, l'ho capita nel suo volgere lo sguardo avanti e la tengo sempre nel cuore per quel suo carattere irlandese che non la abbandona mai.
FIRENZE: Forse mi piace vincere facile ma per me Firenze è la più bella che c'è. La mia preferita in Italia (Milano esclusa, chiaramente gioca in un altro campionato per me).
Certo, la storia e le opere d'arte. Il Rinascimento che ti viene sbattuto in faccia in ogni dove e quella sindrome di Stoccolma che non ti lascia mai. Ma il motivo per cui Firenze mi è entrata nel cuore è più qualcosa di intangibile. Lo spirito schietto di certe piazzettine, fuori dal delirio del centro. Il carattere dei fiorentini sempre pronti alla battuta, con l'ironia che li accompagna ogni giorno. Ho capito che sarebbe stata la mia preferita appena ci ho messo piede la prima volta (e avrò avuto 3/4 anni)!
HELSINKI: Quelle città che quando ne leggi sembra che tu stia andando in un villaggetto inutile, che si va beh, giusto per farci tappa (più o meno quello che mi dicevano tutti anche di Newcastle, vedi sopra) perché ha senso nel viaggio. Quando organizzavo "Tramonti a Nord Est" tutti mi davano della pazza perché avevo previsto ben 3 giorni a Helsinki! Fosse stato per me ci avrei passato più di una settimana (purtroppo non sono una ricca ereditiera e ho dovuto scendere a compromessi con le ferie).
Scesa dal traghetto avevo già capito che avevo trovato uno di quei posti del Mondo che posso chiamare casa, perché mi fanno sentire bene, nel posto giusto. Uno dei miei posti nel mondo. Ad Helsinki c'è un bosco in città (letteralmente, una foresta mi ci stavo perdendo dentro una mattia). Però è una città super moderna, con tutto quello che una città deve avere: vita culturale, sociale, economica. Una città che sa essere frenetica ma sa godere di tutto ciò che la circonda. Una città immersa nel mio amato Art Nouveau (declinato in stile "scandinavo", una meraviglia per gli occhi), funzionale come solo i nordici sanno essere e completamente correlata alla natura. Fantastica.
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