#UnMeseTraLeRighe: novembre, qualche buona scoperta e un po' di delusioni
Libri letti: 11
Spesa dei libri letti nel mese: 22,10 Euro.
Voto medio: 3,3
Principali nazionalità: 3 britannica, 3 italiana, 1 russa, 1 svedese, 1 svizzera, 1 ungherese, 1 apolide
Donne/Uomini: 7 donne e 3 uomini e 1 pseudonimo
Non sono stati pochi i libri letti a novembre ma tra questi sono stati pochi i momenti alti. Devo dire che durante l’anno sono stata molto fortunata, quindi ci sta un mese un po’ più fiacco. Non c’è stato nessun libro davvero brutto ma in generale quasi nessuno mi ha colpita.
Andiamo però con ordine.
PAROLE ASCOLTATE
Sono stati ben 7 gli audiolibri ascoltati. Ed eccoci qui con l’ordine cronologico degli audiolibri.
All’ombra di Julius (E. J. Howard), un romanzo di ricostruzione personale dopo la morte di una persona cara (o che ha influito in qualche modo nella nostra vita). Howard ha una grande capacità di scrittura e sa raccontare benissimo una certa società inglese.
L’amica geniale e Storia del nuovo cognome (E. Ferrante). Una delle grandi delusioni del mese, ero partita molto carica e speravo che mi piacesse molto. In realtà ho trovato dentro il racconto di Ferrante amicizie tossiche e un immobilismo fastidioso. Nota positiva la capacità narrativa di Ferrante, una perla.
Psychokiller (P. Roversi), adoro la Milano raccontata da Roversi e questo thriller è interessante.
Willy Blum ha un freddo dannato (R. Wire), il racconto di Willy Blum attraverso la sua agenda. Una lettera per una persona che conosce Willy e ricorda un evento della sua vita. Così si ricostruisce un po’ la persona di Willy Blum e si viene a capo di quello che sta succedendo. Una delle scoperte interessanti del mese!
Sipario (A. Christie), l’ultimo libro con Poirot come protagonista che esce di scena sul palcoscenico della sua prima indagine: Styles Court.
Il codice dell’illusionista (C. Lackberg) è il nuovo titolo della bravissima giallista svedese che per questo romanzo ha collaborato con un mentalista. Il problema è che ho capito molto presto il mistero del romanzo (anche se non al 100%), però non mi ha impedito di godere della storia (forse mi mancavano troppo le storie svedesi di Lackberg).
I LIBRI CHE HO LETTO
I titoli letti sono 4 e sono stati molto più interessanti degli audiolibri. Andiamo per ordine.
La porta di Szabò è stato il primo libro completato nel mese e mi ha colpita moltissimo. Il racconto dell’Ungheria della seconda metà del ‘900 è vivo anche se non è il “personaggio” principale. Storia di amicizia, affetto, comunità. Storia personale e intima che però diventa collettiva. Una scrittura asciutta, senza fronzoli, che arriva dritta al punto. Streghe: storie di donne indomabili dai roghi medievali al #metoo (M. Chollett), un manifesto di ciò che per Chollett è importante e delle battaglie che ogni giorno da troppo tempo le donne si trovano a combattere. Interessante.
Time of death (M. Billingham), un bel thriller ambientato nella campagna delle Midlands con un intreccio non scontato e personaggi ben delineati senza essere macchiette e cliché.
Che fare? (N. Cernysevskij). Se provate a googlare il titolo i primi risultati saranno del più famoso libro di Lenin perché il leader sovietico si è ispirato a quest'opera di Cernysevskij. Infatti il mondo raccontato da Cernysevskij è quasi un’utopia con imprese tessili che si occupano del benessere delle operaie, donne emancipate e idee sulla vita familiari estremamente moderne. Dentro ci sono molti ideali del socialismo e qualcosa che stava per nascere. Nel mentre si ride anche molto in una parodia dei grandi classici russi dell’800.
CITAZIONE DEL MESE
“[...] l’eguaglianza tra le due creature che si amano per questo son più bella. “Riconosciuta la parità dei due sessi, l’uomo non considera più la donna come sua proprietà. Si amano l’un l’altro, perché vogliono, e dato che ella non voglia, nessun diritto ha l’uomo di violentare la libertà.”
(Che fare?)
La modernità e l’attualità di queste frasi fa quasi paura, se si pensa che è stato scritto a fine ‘800 e che poco è cambiato visto che ancora oggi ci sono uomini che invece sentono di essere in diritto di violentare quella libertà e che vedono nell’indipendenza della donna un grande problema. Leggete “Che fare?” per scoprire un mondo meravigliosamente moderno.
IL LIBRO DEL MESE
Ci sono volte in cui è difficile stabilire il migliore per troppa abbondanza, in questo caso invece la difficoltà sta nel non trovare un vero faro. Se è vero che ho amato la modernità di Che fare? è anche vero che non posso dire che sia stato il mio romanzo preferito.
Altri due candidati erano La porta di Szabò e Willy Blum ha un freddo dannato di Wire e per due motivi diversissimi.
… And the winner is…
Willy Blum ha un freddo dannato.
Ho deciso di premiare questo titolo perché, sebbene la scrittura di Szabò è splendida, ho amato l’originalità di Willy Blum e la storia raccontata di cui non voglio anticiparvi nulla perché anche raccontare poche cose di questo titolo sarebbe un grande spoiler.
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