#UnMesetraleRighe: Mattoncini immersivi

 Libri letti: 7

Spesa dei libri letti nel mese: 30,97 Euro.

Voto medio: 4,21

Principali nazionalità: 1 francese, 1 tedesca, 1 iraniana, 1 statunitense e 2 britannica (inglese)

Donne/Uomini:4 donne e 3 uomini


Dicembre porta con sé la voglia di testi impegnati, anche lunghi (che devo dire io non disdegno mai: ho iniziato Guerra e Pace ad agosto!) e di immergersi nelle atmosfere fredde. E così tra una copertina e un tè caldo tra le mani, non ho letto tantissimo in termini numerici ma soprattutto libri che mi hanno molto impegnata. O per la mole o per il loro significato. Ed ecco qui l’ultimo elenco dell’anno.  




PAROLE ASCOLTATE

Dicembre vuol dire anche un po’ di frenesia (sia privata sia lavorativa) e quindi ho anche avuto poca testa e poco tempo per ascoltare audiolibri, sono solo 3! 


La mia prediletta
: un bellissimo thriller ambientato in Germania che mi ha catturata (al punto che è diventato uno dei regali di Natale!). La storia si dipana in più piani temporali e seguendo diversi punti di vista, tutti interessanti e che ci offrono una visione della storia completamente diversa. Ci si sente spesso a un passo dalla soluzione per poi venire completamente sviati da una nuova pagina. Ottimo lavoro! 

Oliver Twist: l’anno scorso per il periodo natalizio avevo letto Canto di Natale, quest’anno invece mi sono fatta tentare da Oliver Twist e ho fatto benissimo! Un grande romanzo sociale di denuncia ricco di satira, amaro al punto giusto. 


Aquitania: avevo letto la trilogia della Città Bianca di questa autrice e mi sono lasciata tentare. Qui siamo completamente immersi nel romanzo storico, nella Francia del 1135 (e seguenti). Misteri, amicizia e tradimenti sono alla base di ogni buona corte che si rispetti. Il tutto si unisce a due potenti uomini dell’epoca assassinati a pochi mesi di distanza.


I LIBRI CHE HO LETTO


A Calais
: ho in mente di leggere tutto Carrère (come Follett, Yoshimoto, Niven, Bennett e Coe) e non potevo non leggere questo interessante reportage da Calais. Non si parla della Giungla, non solo almeno. Carrère ha cercato di raccontare cosa voglia dire vivere a Calais senza troppo parlare della Giungla (spoiler: impossibile). La sua penna saprebbe interessare anche raccontando della lista della spesa, in questo caso l’argomento è molto interessante quindi giudicate voi. 

The left hand of darkness: mi sono fatta coinvolgere in un altro book club, ma anche qui totalmente anarchico. Tiffany (di MissFiction Books) è una garanzia e non potevo perdermi questo titolo. L’ho letto in inglese perché la nuova edizione italiana aveva prezzi proibitivi e non era reperibile in ebook. Le Guin ci guida in un mondo chiamato Inverno, il cui clima è particolarmente sfavorevole. Qui seguiamo Gery Ai, un inviato di una Lega che cerca di coinvolgere Inverno nel progetto. Ma le differenze sono molte e potrebbero essere insormontabili. A partire dal sistema riproduttivo: tutti ad inverno sono ermafroditi, scelgono il sesso al momento del “calore” una volta al mese e ognuno può diventare donna o uomo più volte nella vita. 

Un testo ricco di spunti riflessivi sul significato di patriottismo, sulle difficoltà di comunicazione e sul ruolo che il sesso ha nella definizione della società. Felicissima di aver partecipato al progetto! 

L’illuminazione del susino selvatico: trasportati nell’Iran degli anni ‘80 in piena rivoluzione culturale e attorniati da realismo magico, le emozioni leggendo questo libro sono forti e contrastanti. Una saga famigliare che viene raccontata seguendo le fila di alcuni eventi cruciali dell’Iran ma non in ordine cronologico, si salta di qua e di là, si intrecciano fili e si dipanano piccoli misteri. Soprattutto si entra in contatto con la storia di un Paese non troppo conosciuta da noi, raccontata in modo coinvolgente. 


Sarum: difficile definire questo mattoncino di più di 1200 pagine. Qualcosa a cavallo tra romanzo storico (ne ha l’epicità), saga famigliare (il coinvolgimento) e saggio storico (precisione nel raccontare il contesto), il tutto contornato da un po’ di psicogeografia. Siamo a Sarum, piana di Salisbury (dove c’è Stonehenge). Il romanzo parte dalla preistoria e dai primi insediamenti e ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri (o meglio alla sua pubblicazione, 1985). Il luogo è il vero protagonista e per narrarlo Rutherfurd si avvale delle storie di alcune famiglie che lo abitano nel corso del tempo. Una lettura completamente immersiva che mi ha catturata. Ora non vedo l’ora di leggere gli altri romanzi di Rutherfurd. 




CITAZIONE DEL MESE

The heaviest single factor in one’s life is whether one’s born male or female. In most societies it determines one’s expectations, activities, outlook, ethics, manners - almost everything. 

Vocabulary. Semiotic usages. Clothing. Even food.” 

(La mano sinistra del buio)


Semplici parole per descrivere cosa voglia dire essere / nascere uomo o donna nel nostro Mondo. E il motivo per cui l’anno prossimo molte letture saranno saggi femministi e/o a tema linguaggio che cambia. 








IL LIBRO DEL MESE

Se la sono giocata fino all'ultimo due libri ma alla fine ha vinto il cuore e - come spesso succede a me - l’ambientazione. 

Rullo di tamburi….


SARUM è l'ultimo vincitore dell’anno. 



Il perché è presto detto, ho amato immergermi in Inghilterra ora che non ci posso andare. Ho adorato ripassare un po’ di storia e di architettura, qualche leggenda e rendermi conto di quanto l’Europa abbia una storia comune che ha radici profondissime e di quanto gli avvenimenti storici, le grandi rivoluzioni, abbiano un impatto forte e concreto sulle vite di tutti noi. 



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