Venezia in due giorni: quanto mi è costato il fine settimana (del mio non compleanno)

Trenitalia, facciamo un patto? Manteniamo le regole del distanziamento sociale molto a lungo? 
Questo era quello che pensavo domenica sera, mentre il treno scorreva su binari che sembrano essere posati sull'acqua. 
Viaggiare in tempi di pandemie è bellissimo. Forse perché lo abbiamo sognato tanto, forse perché per quasi tre mesi siamo rimasti confinati nelle nostre case, dove il massimo dell'uscita era il balcone. Sopratutto perché si viaggia distanti, senza persone che invadono i nostri spazi. Questo per me è un grande bonus! 
So che non potrà durare per sempre (anche per ragioni economiche), però fin che dura, godiamocelo (abbiamo dovuto sopportare tutti i lati negativi di questo virus, proviamo a fare buon viso a cattivo gioco). 

Ma questo non è l'argomento del post. Facciamo chiarezza. 
Per il mio compleanno, a fine marzo, sarei dovuta essere a Birmingham a godere della bellissima biblioteca, di un'opera di Banksy quasi nuova di zecca e di un paio di stadi (oltre che un numero imprecisato di pinte). Il coronavirus ha pensato bene di interrompere i miei sogni britannici, così avevamo pensato di "ripiegare" su Venezia, che un viaggio lo vale sempre. Ma la pandemia ha preso il sopravvento e mi sono ritrovata a festeggiare il compleanno in lockdown, con la bella notizia della CIG del mio compagno e conseguenti vacanze russe saltate. Avevo bisogno di rifarmi! 
Così appena Conte ha annunciato la riapertura dei confini la mia mano lesta ha prenotato treni e albergo, anche se solo per un fine settimana. 

Il treno l'ho prenotato con partenza da Milano prima delle 8 e arrivo a Venezia S.L. alle 10.20 (con brevissimo cambio a Mestre) e il rientro la domenica sera alle 17 e arrivo in Centrale alle 19.15 (alle 20 ero già in pizzeria a ordinare le pizza da mangiare a casa, vorrete mica cucinare dopo un fine settimana tra le favole?). Il treno, frecciarossa, è costato 136 Euro

L'albergo, preso a due passi dalla stazione, con stanza con bagno in camera, aveva personale (titolari, la crisi si è fatta sentire a Venezia, al momento gli unici dipendenti sono i membri della famiglia) gentilissimo e stanza grande e pulita (bagno forse un po' piccolo ma a quel prezzo non mi lamento di certo! Acqua calda presente, pulito, c'era quello che doveva esserci, ottimo così!). Prezzo per notte 64 Euro per la doppia (senza colazione). L'hotel si chiama Hotel Rossi ed è integrato all'Hotel Guerrini, si trovano in una piccola viettina laterale della Lista di Spagna.

Girare a Venezia a piedi è stupendo, però non ci si può negare la bellezza di uno sguardo dall'acqua, così abbiamo fatto (tramite app, veloce e semplice) il biglietto valido 24 ore per tutti i mezzi della laguna (autobus di Lido e Mestre compresi). 40 Euro in due (spesi benissimo)

Non abbiamo prenotato visite a musei ed attrazioni. Al momento comunque vi posso dire che le file davanti a San Marco, Palazzo Ducale e musei vari in città è quasi inesistente, quindi se non ci siete mai entrati approfittatene! 
Io ho avuto nonni che mi ci hanno portato a intervalli regolari, questa volta volevo godermi la città, le sue calli, i suoi campi e le fondamenta
Quindi tanti passi (circa 40.000 in due giorni) e la scoperta di tante zone che rimangono spesso fuori dai giri "classici":

 
Arsenale, Zattere, Punta della Dogana e il meraviglioso Ghetto
Venezia è particolare in questo momento. Di solito crogiuolo di lingue, oggi è sopratutto il veneto a venir fuori, ed è un bel suono. Si vede la vita vera, dei residenti, che si ritrovano per un caffè la domenica mattina, un aperitivo il sabato sera, forse anche loro un po' straniti di riappropriarsi della loro città, lentamente. 





La spesa maggiore, ormai lo sapete, è quella dedicata a cibo e beveraggi vari. Questo viaggio non ha fatto eccezione! E vorrei vedere, doveva essere la mia festa! 
Bere e mangiare ci è costato 228,50 Euro in due e vi giuro che non ci siamo fatti mancare nulla. 




Abbiamo adorato prendere il primo bicchiere di vino e il primo cicchetto al Bancogiro, a Rialto - Mercato, locale molto bello con cicchetti eccezionali per varietà e qualità! Due ottimi bicchieri e due cicchetti 9 Euro, vista canale e cin cin Venezia! 


Poi, dopo esserci riempiti gli occhi con la città e una bella e piacevolissima passeggiata sulla Riva degli Schiavoni, abbiamo pranzato a cicchetti al Bar (S)Trani (zona Arsenale - via G. Garibaldi). Qui per 24 Euro abbiamo innaffiato con ottimo vino 10 cicchietti (cui poi sono seguiti altri bicchieri di vino). 






Questa volta non mi sono fatta mancare neanche una puntata al Lido, purtroppo (vista la giornata) abbiamo dimenticato i costumi, però è stato bello vedere il mare, la spiaggia e gli ombrelloni che iniziavano ad aprirsi! 

Rientrati in città abbiamo fatto altri giri, lato Accademia / Salute. Zona bellissima!


Dopo una bella doccia rigeneratrice ci siamo dedicati alla cena e per la prima volta (dopo un paio di aperitivi qua e la e un allarme bomba per fortuna rientrato a Rialto) sono riuscita a cenare a Ca' D'Oro da Dalla Vedova! Le tanto famose polpette sono effettivamente splendide ma anche i piatti della cucina (seppie al nero e tagliolini al granchio) non erano da meno! 64 Euro (considerando la bottiglia da 22 euro) spesi benissimo!




Il giorno dopo ci siamo dedicati soprattutto alla zona di Accademia / Zattere / Salute. Molto bello è stato ammirare lo Squero di San Trovaso , cantiere navale del '600 che costruisce gondole e altre piccole imbarcazioni. 
Il tutto impreziosito da un aperitivo vista Giudecca (con un cicchetto al chioschetto con moscardini spettacolare!), passeggiata piacevole lungo le Fondamenta fino alla punta e rientro in città. 




Restava solo il pranzo e cammina che cammina, calle per calle, campo per campo, vicino al Teatro La Fenice ci siamo trovati a visitare questo bel posto:
l'Osteria Leon Bianco dove ho mangiato i famosi tagliolini alla Busara: un piatto di origine istriana o triestina che dopo il secondo dopoguerra diventa patrimonio anche della cucina veneziana. In pratica spaghetti o tagliolini, al sugo con scampi e peperoncino. Davvero ottimi! Il pranzo con due primi di mare, e due bicchieri di vino, ci è costato 43 Euro. 






E ora facciamo i conti (aggiungendo anche i 12 Euro della collana bellissima che mi sono presa, rimanendo folgorata davanti alla vetrina!). 

Il totale è stato di 440 Euro (220 Euro a testa tutto compreso). Sicuramente si può fare, volendo / potendo, con molto meno. Io avevo bisogno di vivermi questi due giorni senza pensieri e in spensieratezza. 










Ultimo consiglio: a dicembre 2019 ha (ri)aperto un bellissimo giardino a due passi da San Marco: 
I Giardini Reali di Venezia. Sono splendidi, a pochi passi dalla fermata del Vaporetto di San Marco (entrambe). 







Ciao Venezia! Ci vedremo di sicuro a brevissimo! 

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