Amburgo: spiriti liberi, aringhe e l'essere al mare senza mare
Verde ad Altona |
Amburgo è una centrifuga di sensazioni per nulla facili da
descrivere. Ogni strada, ogni angolo, nasconde un’anima nuova e diversa che
vale la pena esplorare e che resta attaccata all’anima.
La prima sensazione, non sarò certo originale nel dirlo, è
di essere immersi in una foresta. Per tutto il tragitto (non lungo) dall’aeroporto
ad Altona, siamo stati circondati da alberi, fronde, verde selvaggio e verde
curato. A perdita d’occhio.
Elbeberg, verde e vista sull'Elba |
Poi si esce dalla metro, ed ecco che si viene investiti dal
silenzio. Sì, Amburgo pur essendo una città da 2 milioni di abitanti, è
silenziosa. La stazione di Altona (una delle principali della città) è
circondata da vie pedonali dedite a shopping alimentare e non e bar-ristoranti.
Luoghi dove camminare serenamente (stando solo attenti a non calpestare la
pista ciclabile – sfrecciano come missili) godendosi la (propria) città.
Persone serene, verde e tranquillità è di questo che si è circondati praticamente
nel 99% del suolo di Amburgo.
Rathaus |
Fanno una piccola eccezione le vie del centro attorno al
Rathaus, crocevia di shopping più o meno danaroso. Per il resto, anche in
centro l’atmosfera è tranquilla e rilassata e basta poco per sentirsi come
fuori dal mondo, quattro passi: quelli che ci separano dall’Auβenalster.
La scuola di vela sull'Auβenalster |
Amburgo è una città di mare, pur non avendo il mare, per
vocazione e spirito. In ogni angolo si cerca di ricreare quelle atmosfere e non
c’è luogo migliore che il grande lago a nord del centro, di fronte al Rathaus.
In realtà il lago è separato in due zone, il Binnenalster più piccolo e poi l’Auβenalster
grande e circondato da verde. Passeggiare qui nel fine settimana, con le barche
a vela in acqua, i chioschi lungo la riva e le persone stese sull’erba, fa
sembrare di essere in un piccolo paese di mare in New England.
tramonto a St Pauli |
Lo spirito del Millerntor |
Amburgo è la città di spiriti liberi e lotte. Per vivere
questa atmosfera basta andare nel centralissimo quartiere di Sankt Pauli. Questo
quartiere è famoso per due motivi principali: i locali a luci rosse (già
attivissimi negli anni ’50) e le case occupate da gruppi anarchici durante gli
anni ’70. In realtà St Pauli è molto di più. È un quartiere libero da etichette
e categorizzazioni, dove la gente ha saputo imporsi sull’Amministrazione
ottenendo, per esempio, di non costruire un parcheggio per farci un parchetto
vista Elba (curato in autogestione), con prati e campetto da basket. È il
quartiere di una squadra di calcio antifascista che lotta con le unghie e con i
denti per mantenere viva la sua identità. Andare a vedere lo stadio (il
Millerntor) è un’esperienza da fare se si passa da queste parti, e si capirà
molto.
i magazzini |
Amburgo è indissolubilmente legata all’Elba (il suo mare) in
moltissime maniere. Per lavoro, e lo si può notare nella zona (patrimonio
UNESCO) dei magazzini – la Speicherstadt. Per spirito innovativo, quello che si
respira nel nuovissimo quartiere avveniristico di Hafen City. Per svago, come
in tutta la passeggiata che va dal Landungsbrücken a Övelgönner: localini,
chioschetti, spiagge di sabbia fine si alternano ai magazzini e ai mercati del
pesce di Altona.
scendendo verso.. il mare a Blankenese |
Amburgo è ville meravigliose e viste spettacolari,
tranquillità e vivacità, che riesce a trasmettere Blankenese. Mangiare un
panino all’aringa (Matjes o Bismarck) vista navi sul molo, sorseggiando un’ottima
Astra o una Alsterwasser (no, non è acqua.. ma Radler, birra e limonata) non ha
prezzo. Dopo qualche ora passata qui il motto pubblicitario “Fish and ships”
risulterà molto chiaro.
Amburgo è operaia e raffinata, come i panini con le aringhe.
È schietta come la sua birra, semplice e onesta.
panini con aringhe e salmone a Blankenese |
Rilassandomi a Planten und Blomen, prima di rientrare. |
Mi ha lasciato molte emozioni e sto cercando di fare ordine
nei miei pensieri. Intanto mi godo questa ubriacatura e lascio libera la testa
di volare sopra Amburgo e trovare il suo posto.
Brava Elena,
RispondiEliminahai colto in pieno lo spirito di Amburgo.
Grazie Giovy! Un tuo complimento mi fa sempre molto piacere!
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