Il cammino (di una donna)
Prendo spunto da questo video che il sito di Internazionale
ha pubblicato martedì.
Nel video si vede lo scorrere della vita di una donna,
dall’infanzia alla vecchiaia. Lo scorrere del tempo è rappresentato da una
passeggiata in solitaria della donna e ciò che ne esce è la solitudine e
l’assoluta attenzione UNICAMENTE al corpo della donna.
La donna non si piace,
sempre, per vari motivi: poche tette – troppe tette – pancia – culo – maternità
/ occhiaie – vecchiaia e tette che cadono – solitudine.
Mi è sembrato molto
stereotipante, a tratti offensivo, sicuramente non esplicativo di tutto ciò che
essere “essere umano” in primis e donna nello specifico, rappresenti.
Nella mia passeggiata sono a metà strada. Oddio magari un
po’ più indietro visto che la speranza di vita si è di molto allungata rispetto
all’epoca del Sommo. Sono passata dall’infanzia all’adolescenza e ora sono una
donna matura che inizia a farsi strada nel mondo.
È ovvio e innegabile che il rapporto con il corpo sia un
elemento fondamentale di quella camminata, non solo per una donna ma forse per
una donna un po’ di più (purtroppo). Recentemente ho preso qualche chilo e
sicuramente non mi fa piacere vedermi in alcune foto e ho cambiato qualcosa nel
mio armadio. Ma sono processi della vita. E anche da lì passa la crescita di
una persona. Il corpo è il nostro involucro, il nostro biglietto da visita, e
necessariamente ce ne occupiamo. Ma non è l’ossessione dei nostri giorni.
Vado oltre, io non mi sento sola. Certo a tratti nella vita
tutti si sentono abbandonati e non capiti dall’universo. Ma, tolti rari momenti
in cui una sana ciotola di gelato (o una buona birra) diventa la mia migliore
amica, non sono sola.
Durante la passeggiata, fin dai primi momenti, si incontrano
persone. Con alcune si condivide solo un tratto, altre saranno a fianco a noi
per sempre. E saranno le nostre rocce con cui condividere i momenti importanti,
le gioie, i dolori, le incertezze e le vittorie. E sono quelle che ci
insegneranno qualcosa, sono quelle che impareranno da noi e quelle che rendono
questa vita fantastica e unica. Anche nei momenti bui, perché condividere il
gelato (o la birra) gli conferisce un gusto migliore.
C’è chi ti insegna a camminare, chi ti sta ad ascoltare
quando finisce una relazione, chi viaggia con te per festeggiare un
anniversario, chi ti racconta i suoi problemi sul lavoro e i suoi dubbi sulla
vita, chi passa e lascia poco segno. Chi sta con te per poco ma lascia un segno
grande. Chi ti insegna l’Amore e chi il Dolore. Chi l’Amicizia e chi la
Famiglia. E chi cammina con te per tutto il tempo e rappresenta tutto.
E io sono tutte queste persone, sono tutte queste cose. E
non sono sola e depressa a guardarmi allo specchio pensando al mio corpo. Mi
guardo allo specchio, cerco di essere al meglio, e ogni volta vedo tutte le
persone che camminano con me.
Grazie a tutti voi, per condividere (o aver condiviso) con
me anche solo un’ora di questa camminata che si chiama vita.
Per tutti voi una frase (e questa canzone):
Non vale la pena camminare per camminare
È molto meglio camminare per crescere.
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Traigo
ispiración de un video publicado martes en la web de Internzazionale.
En el
video se muestra la vida de una mujer como un camino, un camino en soledad y
con la atección puesta solo en el cuerpo. La mujer (claro) no se gusta,
cambiando en lo largo del camino (demasiada / poca tetas – barriga – culo...).
En el
video se muestran demasiados estereotipos hasta ser casi ofensivo y seguramente
no esplica nada de lo que es ser un “ser humano” ante de todoso, y una mujer en
particular.
En mi
camino soy casi a mitad de la carrera. Ya pasé la infancia y la adolecencia y
ahora soy una joven mujer que intenta buscar su lugar en el mundo.
Claro
que la relación con mi cuerpo es importante en mi camino (no solo porque soy
mujer, pero sobre todo por eso – desafortunatamente). Desde unos meses / años
he “ganado” unos kilos y a veces me miro en las fotos y no me gusto para nada,
y claro algo en mi armario ha cambiado. Pero estas son las fases de la vida y
desde allí pasa también el crecimiento de una persona. El cuerpo es una tarjeta
de presentación, pero no debe ser (y no es) la osesión de todos los dias.
Y aún
más. No soy sola. Claro que hay dias en que todo parece mal y te siente como un
ajeno en este mundo.. Pero después de estos, en que un poco de helado (o una
cervecita) parece nuestro mejor amigo, no soy sola.
En esto
camino, desde el principio, se encuentran personas. Con alguien se anda solo
para poco y con otras se camina por toda la vida. Y serán nuestra fuerza, los
con quien compartir los hechos importantes, la joyas, los dolores, la incertidumbre
y las victorias. Y alguien nos enseñarán algo, otros imparerán desde nostros. Y
son ellos las personas que hacen esta vida unica y maravillosa. Aún en los
malos momentos porque un helado (o una cerveza) compartidas saborean mejor.
Hay
quien de enseña a caminar, quien te escucha cuando estas deprimida porque se
acabó tu relación, quien viaja contigo para celebrar algo, quien te cuenta sus
problemas laborales y sus dudas, quien solo pasa y deja poco de si mismo. Quien
está contigo solo poco tiempo pero tiene grande sentido. Quien te esplica lo
que es el Amor y quien el Dolor. Quien la Amistad y la Familia. Quien camina
contigo durante todo el camino y lo representa todo.
Y yo
soy toda estas personas, todas estas cosas. Y no soy sola y no estoy depimida
mientras me miro en el espejo piensando en mi cuerpo. Me miro, entendo ser al
mi máximo, y cada vez veo a todas estas personas que andan conmigo.
Gracias
a todos, para compartir (o bien haber compartido) conmigo aunque solo un trato
del camino que se llama vida.
Para
todos esta frase (y esta canción):
No vale la pena andar por andar
Es mejor caminar para ir creciendo.
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