Sono europea e voglio EUROPA

Credo in questo Paese ci sia un problema di fondo. L'ignoranza.
Non ci si informa, non si legge. Però si parla e si commenta molto. 

Io l'Unione Europea l'ho studiata. Ne ho letto. Ho letto opinioni di chi ne vuole di più e di chi ne vuole meno. Ho la mia idea e cioè che oggi lo Stato Nazione Italia, Germania, Grecia, ecc.. conta niente. E' un granello di sabbia minuscolo dentro la scacchiere. E invece l'Europa sarebbe il cavallo vincente. Un'unione economica E politica, uno stato europeo vero, unito, questo porterebbe la vecchia Europa a giocare (ri-giocare) quel ruolo centrale nello scacchiere del Mondo che le spetterebbe di diritto.

Invece sento troppi discorsi populisti e intrisi di pregiudizi, preconcetti e idee retrograde e razziste che non mi lasciano ben sperare.

I nazionalisti ci sono ovunque, ci sono sempre stati e - specie nei periodi di crisi economica - possono certamente giocare un ruolo forte. Però il vero problema è che molti di quei discorsi li sento fare da persone moderate (brividi lungo la schiena al solo immaginare di pronunciare questa parola). E persone che fingono (perché se dici certe cose non ne sai niente) di saperne. Saccenti. E tuttologi.

L'Europa nasce come un sogno. Ha radici profonde, radicate.

Se avete girato un po' il nostro bel continente vi sarete resi conto di tutti quei simpatici acquedotti romani... Se avete anche solo dato una rapida occhiata alla storia raccontata nelle guide turistiche dei Paesi che avete visitato, l'avrete vista quell'Europa. Avrete visto quanto abbiamo in comune. Quanta storia, quanto passato. Siamo un miscuglio di origini e di popoli che hanno un bagaglio culturale comune pur nelle diversità in cui si è sviluppata. Ma è così anche nei singoli stati. Lombardi e siciliani hanno origini comune, sviluppi e domini differenti e una storia moderna e contemporanea comune. Tutto questo li rende un popolo. 

L'Europa nasce, come Unione di Stati Nazione, da un sogno. Di rendere Fenice un continente ripiegato sulle sue ceneri. Si è cercato di imparare dal passato, la prima guerra mondiale che aveva messo in ginocchio il motore - la Germania - rendendola terreno fertile per gli avvenimenti terribili. Le sanzioni inflitte al perdente aveano gettato l'economia tedesca nel baratro. Inflazione alle stelle (si usciva a comprare il pane con carretti pieni di soldi), orgoglio ferito di un popolo. Terreno fertile per Hitler e le sue idee di egemonia (leggetevi Keynes "le conseguenze economiche della pace"). E da lì nasce la tragedia. Il continente di nuovo raso al suolo. Fratelli / cugini che combattono.
E intanto, quelli che combattevano per liberarci da quelle dittature, da quelle brutture, immaginavano la pace. E così si decide, alla fine della guerra, di unire, invece di distruggere.
Nasce la CECA - Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, per unire la produzione di carbone e acciaio, in particolar modo di Francia e Germania (con BeNeLux e Italia), per impedire un'altra guerra. E così è stato. Pace, prosperità, tranquillità.

A quell'idea ne sono succedute altre. Energia Atomica (Euratom), Economia agraria (PAC) e anche politica. Ma lì si è fermato tutto. L'economia, l'unione economica, è andata molto avanti, fino alla moneta. Ma la Politica no. L'Europa non ha una politica estera, non parla con una voce comune. Ognuno guarda il piccolo orticello. Che conta niente. granelli di sabbia e creano cancelli. 

So che se parlo ai tanti della mia generazione che hanno viaggiato, studiato, vissuto, amato, fuori dal loro paese di nascita, loro capiscono che tanti dei pregiudizi che si sentono sono falsi. I tedeschi non odiano tutti, non voglio calpestare nessuno. Così come noi non siamo tutti nulla facenti che cercano di vivere alle spalle degli altri, i greci non è gente che non sa gestire il denaro e così via.
Ognuno di noi ha doti e limiti. Uniti saremmo fortissimi. 

Di quest'Europa mi piacerebbe si parlasse. E mi piacerebbe che la si studiasse, si leggesse. 
C'è tutto on line. Sul sito dell'Unione Europea e del Parlamento . Qui c'è anche il mio post di qualche tempo fa. C'è la storia, l'attualità, i progetti.
Leggete, informatevi e poi scegliete la vostra idea di Europa. E votate quella. Non pensate alla politica italian, non c'entra. Non si sta parlando di questo, adesso. Ci stiamo elevando. E parlando di qualcosa di più grande. Che riguarda molte più persone. E il nostro futuro.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lasciare il cuore

Lipsia la ribelle

La penisola di Gower: il mio giorno perfetto in Galles

La mia città ideale