La ville Lumiere
Pensi Parigi e... questa è l'immagine |
Parigi ci ha accolto in una calda giornata primaverile. Tempo variabile ma temperatura ottima. La prima tappa era, per me, obbligata. Marais. Esattamente l'idea che ho nella testa quando chiudo gli occhi e penso a Parigi.
Montmartre e i turisti |
Rispetto ad altre città europee, a Parigi non ti rendi conto dei quartieri che cambiano dalle case, ma dall'aria che si respira, dalle vetrine e dalla gente (certo, dopo aver escluso tutti i turisti come te - ma in fondo anche i turisti fanno parte dell'arredo urbano. Cosa sarebbe Montmartre senza il fiume di turisti che si inerpica sulle scalinate?).
Parigi è - con buona pace di francesi e italiani - molto più simile a casa di molte altre città in Europa. Non è così pulita, non è così sicura, non è così efficiente. E' molto più casa. Capita che i mezzi ci mettano un po' ad arrivare, il traffico è intenso, per terra carte e cartacce ci sono, i prati non si possono calpestare (salvo alcuni), in giro vedi facce belle e facce brutte, antenne sempre dritte.
Rue Montorgrueil |
Parigi sono le vie mercato, con panettieri, pescivendoli, bistrot e pasticcerie. Francesi che comprano baguette (e se le mettono davvero sotto il braccio) e turisti che cercano il modo di risparmiare qualche euro - almeno per il pranzo.
Parigi è cara. Mediamente cara. Sicuramente cara per il turista (che magari non conosce certi posti, che magari non si addentra in stradine e quartieri al di fuori del classico). Una birra media (0,5 cl) costa sui 6 euro, per fare un esempio. Però la storia dell'acqua non è così vera. Cioè, l'acqua minerale ha prezzi un po' folli, però se non al ordini ti portano comunque l'acqua del rubinetto (gratis).
A Parigi si respira un'aria diversa, artistica, culturale. Un'aria intelligente. Parigi è elegante in modo sobrio, senza bisogno di mettersi in ghingheri. L'eleganza di un paio di jeans, una maglietta nera e un baio di ballerine. E' sobria, pur essendo la rappresentazione stessa della grandeur francese.
Hotel de Ville da Ile de la Citè |
La cosa da fare a Parigi è camminare, prendere un mezzo lasciarsi trasportare, scendere ed esplorare. Ci sarà sempre qualcosa di particolare, di parigino. Di bello. Perché Parigi è - sopra ogni altra cosa - bella. Bella di una bella vera, di quelle bellezze intramontabili che non passano, di quelle bellezze che non hanno bisogno di altro se non di loro stesse.
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Qualche consiglio pratico:
la nostra stanza |
la tour Eiffel dal Trocadero |
La metro è comodissima, bisogna prestare un po' di attenzione ai cambi perché certe stazioni sono un crocevia di parecchie linee e da una all'altra ci possono essere lunghi corridoi. La tessera (o il biglietto) da tenere sempre a portata di mano, serve a volte anche per uscire e per passare da RER a metro (ad esempio).
vista dal parco Belleville |
vista dal Pompidou |
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