Donne - femminismo e cultura
La goccia che ha fatto scatenare in me la voglia, quasi l'urgenza, di scrivere questo post (più per sfogarmi che per reale bisogno di condividere il mio pensiero) è stato un commento letto su facebook di Andrea Scanzi (qui il link) in cui si inveiva contro la Presidente Boldrini rea (a dire di Scanzi) di aver posto il problema della mercificazione del corpo femminile, del modello errato di donna, che la pubblicità fa passare e che la società accetta.
Ora, è ovvio che il problema posto dalla Boldrini non è nel fatto che ci siano milioni di donne che ogni giorno apparecchiano la tavola per la famiglia. Il problema è che da noi è considerato compito spettante alla donna quello di apparecchiare la tavola. E che la pubblicità, nel momento stesso in qui deve rappresentare la famiglia italiana, ci piazza una bella mamma a casa a spadellare, ecc ecc. Che poi la società non sia più quella da un pezzo pare importare molto poco ai signori pubblicitari. Che però così altro non fanno che continuare a perpetrare un modello sbagliato, un paradigma culturale che si sta facendo di tutto per abolire.
Non c'è niente di sbagliato nel voler fare la casalinga, nel prendere questa decisione. Ma è sbagliato che sia la società ad imporlo (scarsità di lavoro femminile, ecc) o che a parità di lavoro extra-casa tocchi comunque alla donna assumersi l'onere di tutto (o della maggior parte) del lavoro intra-casa.
Ci sono pubblicità ancora peggiori. Per esempio ieri ho rivisito per l'ennesima volta quella dei pavesini con crema di formaggio e mi chiedo perché sulla frase "due croccanti crecker... " siano inquadrati sì i crecker pavesi ma soprattutto i due seni dell'attrice.
E si potrebbe andare avanti all'infinito. Perché la società rappresentata dalla pubblicità è sempre la stessa. Papà che lavora, mamma che sta a casa (o che lavora ma pure sta a casa) a lavare, cucinare, apparecchiare. E i bambini maschi che fanno le cose che fa il papà e bambine che fanno le cose che fa la mamma. Ovvio, no???
E poi ti capita di vedere sulla 90 la pubblicità di un prodotto lavapiatti che recitava: "stasera i piatti li lava lui".. come fosse ovvio che di solito li lava lei.
Forse sono falsi problemi, forse non è da lì che bisogna cominciare. Non lo so. Da qualche parte però bisogna cominciare. Perché è difficile inculcare nei giovanni un diverso modello se poi ovunque si girano la donna è sempre un passo indietro.
Insomma, si fanno campagne di tutti i generi. Poi gli stessi giornali che le fanno (o le diffondono) riempono pagine parlando di falsi modelli. O come tutte le parole spese sull'anoressia nella moda.. Poi vedi le modelle (nelle pagine patinate dei settimanali come sulle passerelle) e pensi solo alla malnutrizione...
E tutti, quando provi a parlare del problema, ti tirano fuori la frase "ma si sono problemi più gravi".
Certo. Ci saranno sempre. Voglio la pace nel mondo e voglio sconfiggere la fame... Però ci sono anche questi problemi. E affrontarli non costerebbe nulla.
Ora, è ovvio che il problema posto dalla Boldrini non è nel fatto che ci siano milioni di donne che ogni giorno apparecchiano la tavola per la famiglia. Il problema è che da noi è considerato compito spettante alla donna quello di apparecchiare la tavola. E che la pubblicità, nel momento stesso in qui deve rappresentare la famiglia italiana, ci piazza una bella mamma a casa a spadellare, ecc ecc. Che poi la società non sia più quella da un pezzo pare importare molto poco ai signori pubblicitari. Che però così altro non fanno che continuare a perpetrare un modello sbagliato, un paradigma culturale che si sta facendo di tutto per abolire.
Non c'è niente di sbagliato nel voler fare la casalinga, nel prendere questa decisione. Ma è sbagliato che sia la società ad imporlo (scarsità di lavoro femminile, ecc) o che a parità di lavoro extra-casa tocchi comunque alla donna assumersi l'onere di tutto (o della maggior parte) del lavoro intra-casa.
E si potrebbe andare avanti all'infinito. Perché la società rappresentata dalla pubblicità è sempre la stessa. Papà che lavora, mamma che sta a casa (o che lavora ma pure sta a casa) a lavare, cucinare, apparecchiare. E i bambini maschi che fanno le cose che fa il papà e bambine che fanno le cose che fa la mamma. Ovvio, no???
E poi ti capita di vedere sulla 90 la pubblicità di un prodotto lavapiatti che recitava: "stasera i piatti li lava lui".. come fosse ovvio che di solito li lava lei.
Forse sono falsi problemi, forse non è da lì che bisogna cominciare. Non lo so. Da qualche parte però bisogna cominciare. Perché è difficile inculcare nei giovanni un diverso modello se poi ovunque si girano la donna è sempre un passo indietro.
Insomma, si fanno campagne di tutti i generi. Poi gli stessi giornali che le fanno (o le diffondono) riempono pagine parlando di falsi modelli. O come tutte le parole spese sull'anoressia nella moda.. Poi vedi le modelle (nelle pagine patinate dei settimanali come sulle passerelle) e pensi solo alla malnutrizione...
E tutti, quando provi a parlare del problema, ti tirano fuori la frase "ma si sono problemi più gravi".
Certo. Ci saranno sempre. Voglio la pace nel mondo e voglio sconfiggere la fame... Però ci sono anche questi problemi. E affrontarli non costerebbe nulla.
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