Rapporti di coppia - ieri e oggi
Questo articolo del blog del Corriere "la27Ora", dedicato almeno nelle intenzioni alle donne e alla condizione femminile oggi, mi ha spinto a riflettere anche perché è da molto tempo che ho un'idea ben precisa di cosa faccia funzionare un rapporto e di cosa permetta di sentirsi bene in coppia. Non che questo abbia funzionato realmente nei miei precedenti rapporti, perché non sempre è stato messo in pratica da entrambe le parti. E non che voglia ergermi a GURU dei rapporti di coppia... Ma la mia esperienza, diretta e di conoscenze, mi spinge a credere fortemente in questo tipo di rapporto di coppia.
Credo che la base di un rapporto, la prima cosa - forse anche prima dell'amore, sia IL RISPETTO reciproco, rispetto che deve riguardare la vita privata ma anche professionale del partner, rispetto che vuol dire accettare l'altro esattamente per quello che è, non volerlo cambiare o modificare e comportarsi di conseguenza. Rispetto per un altro essere umano.
Messa ben in chiaro quale sia la base del rapporto, veniamo al resto. Secondo me è prioritario essere 2 persone distinte, con i propri interessi e i propri spazi per viverli e coltivarli. Non credo in quelle coppie che passano ogni secondo della loro giornata e della loro vita sempre insieme, che fanno tutto insieme, che lavorano insieme, portano fuori il cane insieme, vanno in palestra insieme, escono la sera SEMPRE insieme... Non ci credo perché smettono di essere due persone per diventare una sola, e cosa hanno da dirsi queste persone? Niente, tanto uno pensa come l'altro, uno fa le stesse cose che fa l'altro e non ci può essere un vero scambio. Mentre invece se si resta due persone, due individui, con i propri interessi, il proprio lavoro (che può essere la vocazione della vita, una lavoro che piace o un lavoro che non ci piace), la propria rete di amici, etc... Allora ci sarà sempre qualcosa da dirsi, occasioni di confronto, necessità di conforto e crescita, personale e di coppia. Bisogna, come dice una nota frase, non guardarsi negli occhi, ma guardare nella stessa direzione.
Avere un progetto comune, che sia avere o no figli, mettere su casa o vivere separati per sempre, è sicuramente un altro elemento fondamentale. Senza un progetto a lungo termine comune e senza una vera condivisione della scala dei valori non si può realmente pensare di stare bene e di vivere in un rapporto appagante. Se per uno è fondamentale il lavoro e per l'altro una famiglia è improbabile che la cosa funzioni. Se uno ha chiaro in mente che vuole una casa comune e l'altro invece ci sente poco da questo punto di vista è facile che prima o poi la coppia scoppi (oppure che uno dei due viva una vita intera in un rapporto che non lo appaga per niente).
Queste credo siano le cose che rendono davvero solido un rapporto e lo fanno crescere.
Non credo siano i figli, che al massimo possono spingere due perfetti estranei a continuare a condividere lo stesso tetto, ma questo non fa di loro una coppia vera. Né credo tanto meno che sia il patrimonio, che ancora di più può al massimo permettere la riuscita di una splendida relazione di facciata che dietro nasconde solo tanto vuoto.
La coppia deve sapere vivere e "sopravvivere" da sola, senza collanti esterni, e per farlo deve essere basata su due individui che stanno mooolto bene da soli e che decidono di darsi l'uno a l'altra, di camminare insieme in questo mondo, restando sempre due persone.
C'è una frase molto bella in un film che ho appena visto: "Non ho BISOGNO di te, ci riesco a vivere SENZA di TE è solo CHE NON VOGLIO."
Credo che la base di un rapporto, la prima cosa - forse anche prima dell'amore, sia IL RISPETTO reciproco, rispetto che deve riguardare la vita privata ma anche professionale del partner, rispetto che vuol dire accettare l'altro esattamente per quello che è, non volerlo cambiare o modificare e comportarsi di conseguenza. Rispetto per un altro essere umano.
Messa ben in chiaro quale sia la base del rapporto, veniamo al resto. Secondo me è prioritario essere 2 persone distinte, con i propri interessi e i propri spazi per viverli e coltivarli. Non credo in quelle coppie che passano ogni secondo della loro giornata e della loro vita sempre insieme, che fanno tutto insieme, che lavorano insieme, portano fuori il cane insieme, vanno in palestra insieme, escono la sera SEMPRE insieme... Non ci credo perché smettono di essere due persone per diventare una sola, e cosa hanno da dirsi queste persone? Niente, tanto uno pensa come l'altro, uno fa le stesse cose che fa l'altro e non ci può essere un vero scambio. Mentre invece se si resta due persone, due individui, con i propri interessi, il proprio lavoro (che può essere la vocazione della vita, una lavoro che piace o un lavoro che non ci piace), la propria rete di amici, etc... Allora ci sarà sempre qualcosa da dirsi, occasioni di confronto, necessità di conforto e crescita, personale e di coppia. Bisogna, come dice una nota frase, non guardarsi negli occhi, ma guardare nella stessa direzione.
Avere un progetto comune, che sia avere o no figli, mettere su casa o vivere separati per sempre, è sicuramente un altro elemento fondamentale. Senza un progetto a lungo termine comune e senza una vera condivisione della scala dei valori non si può realmente pensare di stare bene e di vivere in un rapporto appagante. Se per uno è fondamentale il lavoro e per l'altro una famiglia è improbabile che la cosa funzioni. Se uno ha chiaro in mente che vuole una casa comune e l'altro invece ci sente poco da questo punto di vista è facile che prima o poi la coppia scoppi (oppure che uno dei due viva una vita intera in un rapporto che non lo appaga per niente).
Queste credo siano le cose che rendono davvero solido un rapporto e lo fanno crescere.
Non credo siano i figli, che al massimo possono spingere due perfetti estranei a continuare a condividere lo stesso tetto, ma questo non fa di loro una coppia vera. Né credo tanto meno che sia il patrimonio, che ancora di più può al massimo permettere la riuscita di una splendida relazione di facciata che dietro nasconde solo tanto vuoto.
La coppia deve sapere vivere e "sopravvivere" da sola, senza collanti esterni, e per farlo deve essere basata su due individui che stanno mooolto bene da soli e che decidono di darsi l'uno a l'altra, di camminare insieme in questo mondo, restando sempre due persone.
C'è una frase molto bella in un film che ho appena visto: "Non ho BISOGNO di te, ci riesco a vivere SENZA di TE è solo CHE NON VOGLIO."
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