Due parole mi hanno accompagnata in questo viaggio. Orgoglio e Pace. Orgoglio di appartenenza, orgoglio di essere al di la delle definizioni. Essere basco e sentirsi fiero di questo. Io ho sempre una punta di invidia per chi riesce a sentire questo orgoglio forte, l’orgoglio di appartenere a un luogo preciso, a me riesce difficile. Non che non sia orgogliosa della mia terra, di essere italiana. Conosco le qualità del mio popolo, le bellezze del territorio (naturali e artistiche), la nostra capacità creativa, l’essere stati il germoglio di quest’Europa, e tanto altro. Adoro la mia città natale, Milano e mi sento milanese, profondamente. Però sento che dentro di me c’è tanto altro e non riesco a sentire radici così profonde, come invece altri popoli e altre genti sentono. Percepisco di appartenere davvero solo alla mia famiglia, e poi mi sento come parte di un tutto. Non definita, in cammino . E continuerò a cercare fino a trovare il mio posto nel mondo. Intanto osservo le
Beh...mettendomi nei panni dello scienziato, mi rendo conto che fare esperimenti su animali è necessario, prima di iniziare la sperimentazione umana. Simulazioni computerizzate colture in vitro non sono sufficienti a far emergere tutte le casistiche. E fndamentalmente questa legge si limita a legittimare ciò che vieto già fatto in modo sistematico (e probabilmente illegale). Quindi non mi sembra strano. Da un punto di vista umano, la cosa fa storcere il naso, chiaramente. Far soffrire gli animali è crudele. Però anche lì, quando stai male e apri l'armedietto delle medicine, su qualcuno sono state testate...Io sinceramente non mi sento di far pendere il piatto della bilancia dall'una o dall'altra parte. Ma questa è solo la mia opinione.
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