#MyMittelEuropa: dove mangiare a...
Cibo cibo cibo, uno dei miei pensieri fissi quando viaggio. Adoro assaggiare piatti nuovi, scoprire qualcosa della cultura locale assaggiando piatti tipici e riportare a casa ingredienti o piatti da provare a riprodurre. Un modo semplice per tornare con la mente ai tempi vacanzieri.
In questo caso attraversavo una zona geografica che ha condiviso parte della sua storia, contaminandosi anche nei sapori e nei piatti tipici. Gulash lo si trova in ognuna delle tre città, ma è differente. Così come lo strudel o i gnocchetti e le zuppe. In questo post voglio farvi scoprire alcuni luoghi dove ho amato mangiare nelle tre città visitate durante #MyMittelEuropa. Ci saranno sorprese!
Budapest: è la città dove abbiamo mangiato meglio, trovato più tipicità interessanti e ristoranti degni di nota. Sarà che qui quasi nulla era chiuso per le ferie agostane (cosa che invece è capitata a Vienna) e la città è grande e non si rischia l’effetto “parco divertimenti” che invece si percepisce nel centro di Bratislava. Ma veniamo a noi e parliamo della bella Budapest.
Un piatto che riproverò a fare a casa: bulgur con formaggio marinato. Ho provato questo piatto la prima sera, in un ristorante / trattoria a due passi da casa, tipico ungherese e che strizza un po’ l’occhio al turista (artigianato tipico alle pareti, complessino che suona musica tradizionale), si chiama Rustico Etterem (che sarebbe ristorante). Il piatto è veramente buono, il bulgur è stata una bellissima scoperta che ormai è entrata nella mia dieta in pianta stabile. Devo solo capire meglio come marinare il formaggio, se avete suggerimenti, siamo qui!
da tutta la vita. La taverna si chiama Taverna Dionysos ed è praticamente obbligatoria la prenotazione (facile on line), la cucina è attiva dalle 12 alle 24 tutti i giorni. Personale gentilissimo. Prezzi giusti per la qualità, leggermente sopra la media ungherese ma non cari.
Cambio invece completamente genere per il secondo consiglio e vado su un posto molto tradizionale. Le zuppe di pesce sono un piatto tipico dell’Ungheria e di Budapest in particolare. In questa trattoria (VENDÉGLŐ è la parola che dovete conoscere, indica una trattoria tipica, una locanda. In pratica buoni prezzi e cibo sincero), si serve soprattutto pesce e in special modo proprio le zuppe. Ce ne sono di vario tipo e sono tutte ottime. Provare per credere (io ho preso anche le rane fritte, adorate). Il posto si trova ai piedi del bastione dei pescatori, a pochi passi dal Danubio, dentro è carinissimo. Si chiama HORGÁSZTANYA VENDÉGLŐ
Bratislava: Come ho scritto sopra, e non voglio tornarci più, a Bratislava abbiamo fatto un po’ fatica a trovare posti accoglienti e che ci ispirassero, che non ci sembrassero catene con cibo tutto uguale e plasticoso, oltre il fatto che le cucine chiudevano davvero presto! Alla fine però chi l’ha dura la vince (e una volta imparati gli orari ci si adegua).
un piatto che riproverò a fare a casa: zuppa all’aglio. Le zuppe sono la mia passione (poco nascosta) e quando viaggio verso nord/est entro nel mio paradiso dove le zuppe costano cifre umane, ce ne sono di mille varietà e la coccola è assicurata. Ne ho mangiate di ottime, soprattutto la zuppa all’aglio a Devin (in questo posto carino vicino al castello).
Il nostro luogo preferito a Bratislava è senz’altro Pod Kamenným stromom, in pieno centro storico. In pratica è la terrazza (credo estiva ma potrei sbagliare) di un locale che si trova nel sotterraneo del palazzo. Si entra in un cortile attraverso il portone e si vede la griglia. Qui ci sono pesci grigliati con sapienza, che vengono pescati pochi km fuori Bratislava, ottime carni sempre alla griglia e un piatto contadino fatto da patate novelle alla griglia con erba cipollina, formaggio di capra e (volendo) bacon. Tutto innaffiato da ottima birra in un ambiente familiare amichevole. Una vera perla (il locale è molto molto carino!).
In una via semi-pedonale appena fuori dal centro storico (Obchodnà), dove passano molti tram, si trovano due pub molto rinomati tra i turisti (lo Slovak e il KGB), io però consiglio un locale piccolino che si chiama U Sedliaka (dal contadino). La storia è carina e risale all’800 quando aprì una cantina poi acquistata da una cooperativa. Al momento qui c’è un ristorante tipico con pochi piatti cucinati con cura. I dolci sono speciali.
Vienna: purtroppo molti locali che avevo segnato come apparentemente meritevoli erano chiusi per le meritate ferie estive. Però un paio di quelli segnati hanno soddisfatto le aspettative e quindi sono qui a consigliarli.
un piatto che riproverò a fare a casa: la zuppa di crauti (ma anche la Rindsuppe, la zuppa con le striscioline di frittata). Eh sì, per me le zuppe sono il meglio che la cucina possa offrire. La zuppa di crauti provata in questo locale di cucina boema Böhmerwald (a due passi dal Belvedere superiore e dalla stazione centrale) è stata una vera scoperta: ricca, corposa, perfetta per il clima invernale (a proposito: ma quando arriva!?!), la proverò sicuramente!
Il primo ristorante che voglio consigliarvi è sempre in zona stazione / Südtiroler Platz ed è gestito da una signora gentilissima e molto accogliente. L’attività principale è quella di vineria a cui si affianca una cucina austriaca con qualche incursione interessante. Ci abbiamo mangiato due volte, la seconda era l’ultima sera prima della chiusura per ferie e dalla cucina uscivano piatti “al buio”: tutti ottimi e inaspettati. Una vera scoperta! Si chiama Vi(e)noschank ed unisce la traduzione delle Heuriger (taverne dei produttori di vino dell’Austria orientale) a un’anima più da bistrot viennese. Una clientela di locali affezionati è indice di qualità, cortesia e prezzi molto più che buoni.
A Vienna ci sono le vigne, basta prendere un autobus e si arriva Grinzing. Qui si produce ottimo vino e ci sono alcuni ristoranti (vedi le Heuriger di cui sopra) di ottimo livello. Noi ci siamo lasciati attrarre da Brandl, sulla strada principale, e non siamo rimasti delusi. Il marito serve ai tavoli, la moglie in cucina sforna prelibatezze. I vini sono, ovviamente, ottimi. I dolci arrivano caldi, assolutamente da provare i gnocchi fritti con ripieno di prugne.
Commenti
Posta un commento