DNF Book TAG



Ho visto questo book tag sul canale YouTube di Matteo Fumagalli e mi è subito piaciuto, credo molto nella regola di “non avere pietà” coi libri che non ci piacciono, quindi il Do Not Finish Book TAG mi calzava a pennello! Ecco qui le 8 domande (ovviamente, come sempre, fatemi sapere le vostre idee in merito)









  1. Abbandoni i libri

Lo faccio senza troppe remore, ci sono troppi libri giusti per me per perdere tempo con un libro che non mi sta piacendo. A seconda del libro e del motivo dell’abbandono, posso decidere di riprenderlo magari in seguito: a volte è solo il momento sbagliato


  1. Se non finisci un libro, lo conteggi come un libro letto del mese?

Lo conteggio come finito se ho almeno superato la metà. Mi capita anche di abbandonare libri molto prima della metà perché mi rendo conto da quasi subito che non fanno per me. Altre volte, per vari motivi, provo a incaponirmi, e allora tendo a considerarlo letto. 


  1. C’è differenza tra “non finire” e “metterlo da parte”?

Non finire è un qualcosa di definitivo, quel libro non rientrerà mai più nella mia lista dei libri da leggere. 

Se metto da parte, invece, prima o poi ricomincerò a leggerlo (e magari scoppierà l’amore). 


  1. Libri popolari che non hai terminato?

Forse i due libri più popolari che non ho finito sono “Ross Poldark” (primo capitolo dell’omonima serie” e “Il secondo sesso” di De Beauvoir. Sicuramente in passato mi sarà capitato di abbandonarne altri “famosi” ma al momento non ne serbo il ricordo. 


  1. Quali libri avresti voluto non abbandonare?

Il secondo sesso non credevo l’avrei abbandonato, anzi, credevo l’avrei amato. 

Mi è dispiaciuto perché è una delle pietre miliari del femminismo e ne capisco l’importanza. Tuttavia mi sono resa conto che saltavo interi paragrafi mentre leggevo e trovavo molte cose (fortunatamente) superate oppure ridondanti. Insomma, non ci siamo proprio trovate. 


  1. Hai mai provato a rileggere un “abbandonato”?

Ho riletto un paio di anni fa Delitto e Castigo, che avevo abbandonato mestamente a 16 anni. L’ho apprezzato moltissimo (e ho apprezzato tutta la letteratura russa dell’800, anche se prediligo Tolstoj a Dosto) e l’ho capito molto di più. A volte è solo una questione di tempi. E questo è anche il motivo per cui alcuni libri mi piace rileggerli. 


  1. Cosa fai del libro quando lo abbandoni?

Se so che non vorrò più dargli una possibilità lo rimetto in circolo, regalandolo a cui so potrebbe piacere o mettendolo in qualche angolo di book crossing. In altri casi, se è solo un fermo momentaneo, tengo in libreria. 

In generale tendo a portare i libri al book crossing quando non ho motivi per tenerli o non mi sono piaciuti in modo particolare. Credo che ogni libro debba trovare il suo lettore, che lo apprezzerà! 


  1. Se hai una predisposizione all’abbandono dei libri, tendi a stare nella tua comfort zone o spazi?

Per quanto riguarda i libri ho imparato nel tempo a non fossilizzarmi e non imbolsirmi in comfort zone
che servono solo ad atrofizzare il cervello. Non ritengo necessario cercare sempre di oltrepassare i propri limiti o motivarsi sempre e comunque a cambiare e muoversi da dove si sta bene. Nella lettura, però, lo trovo troppo limitante: i libri sono tantissimi e i buoni libri non sempre rientrano nella nostra zona di comfort. Per anni mi sono preclusa il fantasy, ad esempio, perché pensavo non facesse per me e invece ho scoperto un genere che mi regala molte soddisfazioni! 

Le mie letture sono molto varie e non è detto che i libri che abbandono siano sempre fuori dalla comfort zone, anzi! 



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