#ComeProust: a volte è la tua città ciò di cui hai bisogno
Negli ultimi due mesi ( un mese e mezzo. Sì ok, forse solo un mese ) ho fatto il rewatch di tutte le stagioni di Sex and The City e sono giunta ad alcune conclusioni: Alcuni li ricordavo quasi a memoria. La faccia di mia nonna quando la "costringevo" a guardarne dei pezzettini. Odio Carrie con tutte le forze. Pur parlando di liberalizzazione sessuale, donne e carriera, emancipazione, resta legato a una logica di donna = ricerca dell'amore = a una certa mi accontento anche di chi mi tratta male perché ho la data di scadenza. A tratti mi ha fatta arrabbiare. Meno male che c'è Samantha . Soprattutto però ho amato il rapporto delle 4 amiche con la città . E la difficoltà che hanno tutte a lasciarla anche quando costrette (anche quando si tratta solo di andare a Brooklyn). Mi ha fatto pensare molto al mio rapporto con la mia città. E così mentre loro zompettano su tacchi vertiginosi e abiti improbabili, io mi fermo a pensare a me mentre vago per le vie della mia città