Preparando Matera - meno 14 tra magagne e attesa.
Fra 14 giorni si parte per Matera. È molto tempo che ho
questa meta nel cuore e alla fine è arrivato il momento di andarci. Quattro
giorni a cavallo di Pasqua, partenza da Milano – aereo fino a Bari e poi da lì…
Ecco, il punto è proprio questo. E poi da lì è un delirio. È
un delirio incastrare orari di arrivo e partenza, è un casino incastrare il
rientro (che capita in un giorno festivo). E poi mettiamoci anche che per fare
60 Km (che li faccia in autobus o in treno) ci impiegherò più di un’ora. Non voglio
fare l’eterna polemica, non voglio essere quella che si lamenta sempre di
quello che accade nel suo paese. Descrivo solo una situazione reale.
Quello che mi sta capitando nell’organizzare questo tour ha
dell’incredibile.
In teoria avrei quattro giorni (arrivo a Bari venerdì
mattina alle 8.30 e riparto da lì alle 16.20 del lunedì successivo), diciamo
tre e mezzo. Pensavo di farci star dentro – comode – Matera ed Altamura.
Altamura vorrei proprio vederla, nel tour pugliese dello scorso anno aveva
ceduto il posto alla bellissima Polignano, e mi è rimasta un po’ lì. Mi dico,
sono vicinissime, sono sulla stessa tratta di treno/pullman (Bari-Altamura-Matera)
sarà semplicissimo.
Ecco, Italia, ufficio Complicazioni Affari Semplici sempre
aperto. Così come quello delle Occasioni Mancate. Volendo andare ad Altamura a
Pasqua o hai la macchina o la vedi in una toccata e fuga di qualche ora nel
pomeriggio e tanti saluti. Altrimenti sabato, per forza. Infatti la domenica e
i festivi i treni non vanno e i bus sostitutivi sono estremamente limitati. Ed
è qui che si scatena il secondo problema. Il lunedì, festivo perché lunedì dell’Angelo,
dovremmo essere a Bari in tempo per prendere l’aereo delle 16.20 (diciamo,
essere in aeroporto per le 15.30?)… Ci toccherà partire alle 13 ed arrivare in
aeroporto alle 14.30 circa. Due ore prima che parta il nostro aereo. E sperare
di non perdere assolutamente quel pullman… Altrimenti possiamo dire ciao all’aereo,
viste le altre combinazioni fatte di pullman sostitutivo del treno e poi piedi
e poi treno a Bari direzione aeroporto.
Non che l’arrivo sarà più semplice. Solo che almeno saremo
lì, quindi mal che ci vada dovremo solo aspettare qualche ora in più. Però
anche lì.
I pullman (comodissimi in teoria perché partono dall’aeroporto
direttamente) partono o alle 9.15 (e quindi dovremo pregare nella consegna
bagagli più veloce del West) o alle 14.40 (comodoooo). Se no treno. Bari
Centrale – attraversare la strada – Ferrovie Appulolucane e treno per Matera
(non prima delle 10.10 circa).
Detto questo. I siti internet per prenotazioni e reperimenti
informazioni non sono, diciamo così, meravigliosi e già capire quali sono quelli ufficiali e quelli che sponsorizzano tour guidati non è proprio semplice:
http://www.turismomatera.it/i-sassi-di-matera/
http://materaturismo.it/
http://www.infosassidimatera.com/
http://www.matera-basilicata2019.it/it/
Ho provato a contattare le ferrovie e la mail torna
indietro (ma che servizio è?). Parto con in mano (a parte la lonelyplanet) una cartina piccolina piccolina di Matera scaricata dal sito internet ufficiale
e poco altro (e quel poco l’ho reperito perché a febbraio a Milano si è tenuta
la BIT, altrimenti sogna che in Italia qualcuno ti mandi brochure turistiche o
te le faccia scaricare da internet).
E stiamo parlando della tanto decantata Capitale Europea
della Cultura 2019. Certo da qui al 2019 mancano 3 anni, le cose miglioreranno
direte voi. Lo spero davvero. Perché ora vedo solo tante occasioni mancate.
Una
città unica (come molte in quella parte di Italia, penso ad esempio ad
Alberobello) estremamente difficile da raggiungere. Se non in macchina,
ovviamente. Quindi inquinate gente, inquinate. Anche perché se volete girare un
po’ la Basilicata (magari sconfinando in Puglia) non ci sono molte altre
possibilità comode. E la trovo una cosa scandalosa. Scandaloso che con chiunque
io abbia parlato in questi mesi in cui preparavo il viaggio mi diceva “prendi
la macchina”
“ovvio che noleggiate l’auto, no?”
“ma siete pazzi a non prendere
una macchina, impossibile”.
E hanno ragione. Faremo molta fatica, perderemo tempo (e
occasioni). Però voglio essere coerente con me stessa. Ho deciso che la
macchina sarà utilizzata solo in casi estremi, di necessità o se proprio non si
potrà fare in maniera diversa. E in questo caso – a fatica – in maniera diversa
si può.
Abbiamo girato l’Irlanda con i pullman, e si può e non ho
perso nulla. Davvero. Ho visto città e paesini, località turistiche e meno. Ho
girato il Galles in treno e con i pullman e sono arrivata in posti remotissimi.
Quest’estate girerò l’est della Germania, in treno, e ho quasi già in mano
orari e biglietti.
Mi chiedo quando anche noi entreremo nell’era della civiltà.
Quando anche noi capiremo come si fa a mangiare davvero col turismo, a vivere
bene con questa infinita risorsa. E certo, all’estero i mezzi costano molto di
più, però hai un certo tipo di servizio. Hai mezzi efficienti, puliti. Hai mezzi. Anche nei
giorni festivi, soprattutto nei giorni festivi. Perché i turisti non è che si
muovano in periodi diversi da quelli festivi. Non in massa almeno.
Altro esempio veloce, poi chiudo la polemica, faccio passare
questi 14 giorni e mi immergerò nella meravigliosa Matera e tanti saluti a
tutti.
Una domenica di maggio leggo che verrà organizzata in
provincia di Pavia una simpatica camminata per vigneti con tanto di
degustazioni. Che bello! Vado. Peccato anche lì dovrò arrivare in macchina
(accompagnata da amiche tortonesi e/o pavesi) perché da Stradella /Broni per
Cigognola la domenica non ci sono mezzi. Ciao ciao. Ma si potrà? Ma siete così
convinti che la gente non girerebbe un po’ di più se potesse prendere un
pullman o un treno per godersi il territorio? Tutti chiusi in casa. Massimo
casa – chiesa – bar – casa. E poche storie. Se no una bella gita in macchina a
ingolfare strade e aria.
Coraggio Italia, svegliati!
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