Onora il babbuino
Cardo , il protagonista del libro, è tutto quello che non vorremmo essere. È politicamente scorrettissimo, è approssimativo ma soprattutto è un rapinatore di banca. Figlio di un carabiniere emigrato a Torino dalla Calabria. Con una tigre come animale domestico. Cardo ha un suo codice di condotta. Cardo sta organizzando una rapina, in macchina con lui c’è qualcuno che a un certo punto dovrà fare qualcosa, e intanto si sorbisce le regole di vita di Cardo. E anche noi. E non smettiamo mai di ridere (e a volte di dargli anche ragione). Passiamo dall’amaro Montenegro all’amore per gli animali, dalla legge della giungla al racconto di Papio il Babbuino (che poi da il titolo al libro e sì, onore al babbuino! ). Cardo ci fa ridere, ridere perché poi alla fine il politicamente scorretto è divertente, sorridere perché poi alcune cose le dirà anche male ma ti viene proprio da dargli ragione. Ridere perché è talmente sopra le righe che, nonostante tutto, ci vorresti proprio andare a ce