Off line
È arrivato il momento, stacco tutto.
“Col tempo ho imparato che la gente vive a una velocità
maggiore della vita stessa, che è vittima della fretta, che non vuole sorprese
né particolari, che si limita ai fatti.” – questa è una frase del libro che ho appena
terminato (quello che ancora non sai del Pesce Ghiaccio).
E oggi io dico BASTA.
Basta PC, basta mail, basta facebook, twitter, blog. Tutto chiuso per tre
settimane. Si lo so, detto così non sembra molto. In realtà è tantissimo, non
perché io creda che verrò colpita da crisi
di astinenza o simili, ma perché comunque bisogna pur iniziare e allora
il periodo migliore è proprio la vacanza.
Perché vacanza vuole anche dire sconnessione, riappropriarsi
del proprio tempo, spazio e delle proprie persone. Parlare occhi negli occhi e
condividere attimi e momenti in esclusiva. Senza interferenze, senza post –
status e cinguettii vari. Il mondo in pausa, fuori, altro rispetto a noi, che
torniamo a camminare a piedi nudi, ad alzarci quando ne abbiamo voglia, chiacchierare
e restare in silenzio. Che per un attimo ci concentriamo solo sul nostro Io
interiore, che nella vita quotidiana troppo spesso dimentichiamo e lasciamo da
parte, fingendo di non sentire quella vocina. Che ci chiede tempo.
E le ferie ci regalano proprio questo, il tempo. Tutto
nostro. Il tempo non va sprecato e ciò che si è guadagnato durante le ferie non
andrà poi sprecato al rientro, ma dovrà farne parte. Il senso di ogni viaggio è
anche questo evolvere, cambiare e interiorizzare le sensazioni provate.
Quello che vorrei da queste ferie è prendermi il mio tempo,
viverle senza fretta e lasciarmi incantare dai momenti, dagli istanti. Come
quando ero bambina e mi stupivo di fronte a un’onda improvvisa, un fiore che
cresceva in mezzo alle rocce e un quadro di Mirò. Vorrei essere capace di
ritrovare quello stupore, quella gioia data da momenti inaspettati.
E voglio capire davvero l’anima del luogo – non luogo – che
attraverserò, respirarla e comprenderla.
Capire i Paesi Baschi significa cogliere questa alchimia sottile che unisce lingua (Euskara), uomo (Euskaldun - colui che parla basco) e terra (Euskal Herria - il popolo che parla basco) al di là di ogni confine politico (dalla guida Francia del Nord – Routard – ed. 2005/2006)
E voglio capire davvero anche quale sarà la mia strada nella vita al rientro. Rimettere in ordine cassetti e idee. Perché il cambiamento ci sarà, al rientro. Sarò nuova. E per questo voglio condividere con voi questa frase, pubblicata oggi da una mia carissima amica, Daniela. Non bisogna mai lasciarsi vivere e avere paura di cambiare, il cambiamento è la cosa migliore.
Per ora buone ferie se partite – se siete in viaggio e se
meditate di andarci. Buona quotidianità nella realtà ovattata di agosto se
siete restati o tornati. E buona vita, prendetevi tempo, ogni giorno.
buon viaggio, in tutti i sensi......ne hai, ne sento il bisogno per te,bene mio
RispondiEliminaGrazie nonna! :-)
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