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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

#Traveldreams2017

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Dicembre sta finendoooo, e un anno se ne va (per parafrasare i mitici Righeira, che ho contribuito a fare odiare ai frequentatori del Mediteranee di Pegli). E si è qui a far bilanci e progetti. Io non amo troppo guardarmi indietro, mi ci soffermo solo ogni tanto per scoprire - sopratutto - cambiamenti e passi avanti fatti nel corso degli ultimi tempi. E così il progetto di  Farah - viaggi nel cassetto ,  Pensieri in viaggio  e  Respirare con la pancia   che guarda al futuro e ai desideri di viaggio mi è piaciuto da subito. E come ormai di abitudine negli ultimi anni, eccomi qui a condividere con voi sogni (più o meno concreti). L'anno nuovo mi vedrà in realtà in viaggio - come sempre - e più precisamente a Trento (una consuetudine quella del viaggio di fine anno che non voglio abbandonare). L'Alto Adige lo conosco abbastanza bene, il Trentino molto meno, sarà una buona occasione per approfondire la conoscenza con questa terra!  Ma non del solo...

Il labirinto degli spiriti

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Nell'introduzione a Il labirinto degli spiriti (di Juliàn Carax) c'è una frase che dice:  [...] e poi la speranza che ogni creatore di racconti si porta dentro: che il lettore abbia aperto il cuore a qualcuna delle sue creature di carta e le abbia dato qualcosa di se stesso per renderla immortale, sia pure per pochi minuti. Posso assicurare a Julian (e a Carlos) che nel mio caso sono andati molto oltre a questo. I personaggi dei libri mi entrano nell’anima . Pagina dopo pagina è sempre più difficile staccarmi da loro, farli uscire dalla mia testa, dalla mia pelle.  Con Zafón mi succede più che con altri. E con il suo ultimo romanzo ancora di più.  Forse perché le protagoniste sono soprattutto le donne , grandi donne forti ricche di fragilità. Perché una donna è tanto più forte quanto riesce a vivere appieno le sue fragilità e sputarle in faccia al mondo. Ad ogni attacco di Alicia  (e nella sua disperata ricerca di se stessa) , nella pragmaticità di Bea ...

Lyon: luci, simpatia e convivialità

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Una città è fatta di molte cose. Tutte queste contribuiscono a creare la nostra esperienza nella città e a lasciarci nel cuore le emozioni ad essa legate. Positive o negative. Ormai sapete che io sono un’entusiasta di natura e adoro scoprire cose nuove. Quindi l’incanto e il piacere della scoperta le ho sempre, anche nel posto meno “bello” che vi possa venire in mente. È pur sempre vero che però ci sono città e città ed emozioni ed emozioni. Lione mi ha lasciato mille emozioni e vibrazioni positive addosso. In parte me l’aspettavo perché ci arrivavo dopo averne letto e visto documentari e sapevo che era una bella città con alcune caratteristiche (l’acqua, i murales e i mercati) che di sicuro mi avrebbero conquistata. Però non mi aspettavo gente così cordiale (il solito preconcetto con i francesi, lo so..), un’atmosfera unica e il mix di cose che ho poi trovato. Loro sono davvero gentilissimi con i turisti e hanno sempre un sorriso pronto per voi. La prima sera siamo arri...