Notizie da un'isoletta

Ho riso molto leggendo questo libro ma a tratti ho sbuffato (di rabbia o di disaccordo) parecchio. È stata di fatto una conversazione con un amico, quelle conversazioni che partono durante una cena, magari dopo un viaggio, e in cui si parla del Paese visitato e ci si confronta.

Il libro è parecchio interessante, almeno lo è stato per me, sempre alla ricerca di conversazioni antropologiche  e di costume. Adoro questo genere, a metà tra una guida di viaggio, un diario, un trattato sociologico e un romanzo. 

L'autore ci accompagna nel suo lungo viaggio di addio alla Gran Bretagna, dopo 20 da americano expat ha deciso infatti di rientrare (famiglia al seguito) negli Stati Uniti. E così intraprende - in solitaria - un viaggio di 7 settimane intorno all'isoletta (come la definisce lui) per salutarla. Non mancano toni sprezzanti, critiche feroci ma anche occhi a cuore e grida d'amore.

Bryson dipinge un Regno Unito d'altri tempi (il libro è stato scritto nel 1995) e in questo è estremamente interessante concedersi qualche raffronto: come sono cambiate le ferrovie in questi vent'anni? E le città stesse? Volendo ci si potrebbe mettere all'opera e ripercorre i passi di Bryson per dipingere il proprio quadretto. 
Ma in questo libro ci sono anche i 20 anni di vita di Bryson in UK, gli scontri della fine degli anni '70, l'adattamento ai modi e alla società inglese, la crescita esponenziale dei centri commerciali e il miglioramento delle ferrovie (oltre che il disprezzo non troppo velato per il National Trust).

C'è tanta roba in questo libro, in questo viaggio. E davvero viene proprio voglia di fare le valigie e prendere il primo treno.





Bill Bryson
Notizie da un'isoletta - ed. Tea - Guanda
pag. 320 € 9,00

Consigliato a chi: ama i viaggi (specie in treno) e vuole perdersi nel viaggio più interessante, quello dentro una società. 

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