Elogio alla lentezza

Oggi, 13 maggio, è la giornata mondiale della lentezza.
Che bella parola! La Onlus L'arte di vivere con lentezza ha pubblicato sul suo sito i Comandalenti, consigli per iniziare a rallentare ed affrontare la vita con più lentezza e - forse - più serenità.

Ho passato parte della mia esistenza a vivere con frenesia, pensando che stare con le mani in mano fosse la cosa peggiore del mondo. Ancora oggi faccio fatica a stare completamente senza far niente, le domeniche sul divano sono uno dei miei incubi. Però sto imparando a prendermi i miei tempi e vivere la vita con un po' più di leggerezza.

Ho abbandonato i mezzi pubblici per gli spostami in città preferendo i buoni e vecchi piedi (ovvio, ho la fortuna di lavorare non tanto lontano, 3,5 km da casa). Il camminare permette di riappropiarsi  del proprio respiro e riflettere.
Sto imparando a dire no, a tenermi del tempo tutto per me. Non è sempre facile e a volte i sensi di colpa si fanno sentire. Però credo fermamente nella qualità del tempo regalato alle persone, piuttosto che nella quantità.
Al mattino ho sempre creduto nell'importanza di fare tutto con calma. Ho necessità di prendermi il mio tempo, davanti alla mia tazza di latte, davanti allo specchio del bagno, davanti all'armadio. E così la giornata inizia con calma. E con calma finisce, seduta a tavola mangio con lentezza, senza affanni.

Il multitasking si sa è cosa di donne, ne siamo le regine indiscusse. Però ci sono dei momenti in cui mi piace concentrarmi solo su una cosa. Quando sono in cucina. Il cibo non vuole la fretta, richiede tutta l'attenzione. E io gliela concedo, assaporando ogni istante della preparazione.

Piccole azioni, fatte ogni giorno, possono regalarci un po' di lentezza. E la lentezza porta serenità, tranquillità. calma. 



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