Se non ora quando

L'8 e il 9 luglio a Siena i gruppi che hanno aderito a "SE NON ORA QUANDO" si riuniranno a Siena per interrogarsi su come rendere concreti i tanti slogan lanciati in questi mesi. Un modo per parlare di questione femminile e cercare soluzioni concrete ad un problema reale.

Quello che io vorrei in questo mondo, in questa Italia, per me donna è essere considerata prima di tutto una persona, a prescindere dal genere. E' poter andare ad un colloquio di lavoro e non vedere negli occhi dell'interlocutore quello sguardo che dice "chissà quando farà un figlio", non essere considerata solo un utero, insomma.
Dall'altra parte vorrei che lo Stato prima, e la famiglia poi, aiutassero questo processo. Perché solo tramite uno Stato sociale che si occupa SERIAMENTE di politiche per la famiglia si può arrivare a non essere più considerate un problema nel momento in cui si mettono al mondo dei bambini. Si perché se per le donne in quel momento non ci sono altre soluzioni che stare a casa la donna, ovviamente, sceglierà di stare a casa (neanche a pensare che possa essere il padre, per carità, e poi 9 su 10 lo stipendio dell'uomo è più alto, per cui è anche convenienza). Lo Stato deve costruire asili nido e asili (certo, gli asili aziendali aiuterebbero, ma solo per quelle donne che lavorano in grosse realtà, nella giungla di PMI presenti sul territorio italiano è impensabile costruire asili aziendali...), lo Stato deve legiferare per il congedo parentale maschile OBBLIGATORIO, come già in molti Paesi. Deve aiutare le madri a svolgere il loro compito rimanendo nel tessuto economico - sociale - lavorativo.
La famiglia poi, quindi il padre, deve darle una mano. Deve capire che anche lui può aiutare affinché le cose cambino. Stando a casa a volte lui e aiutando nelle faccende di ogni giorno, sacrificando (ogni tanto lui pure) il lavoro e la carriera in favore della famiglia. Solo in questo modo si otterrà la vera parità.

Vorrei che mia figlia (se mai un giorno nascerà) non dovrà più scegliere se farsi una famiglia o diventare un AD in una multinazionale, non dovrà più stupirsi se il suo uomo lava i piatti o fa la spesa, non avrà neanche il ricordo di liste d'attesa interminabili per entrare in un asilo nido, vorrei che mia figlia si sentisse prima di tutto un ESSERE UMANO e poi una DONNA.

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